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Friselle o Freselle? Uno dei pasti più amati della dieta meriderranea: fresco e ricco di condimento. Ci siamo imbattuti nel dubbio amletico della corretta pronuncia, un po’ come il dibattito che esiste tra l’arancina e l’arancino.
Le friselle sono un tipico “pane biscottato” dalla forma di un tarallo oversize. Vengono preparate soprattutto in estate, come se fossero delle bruschette condite con sale, olio, pomodorini e origano. Talvolta è possibile aggiungere anche della mozzarella di bufala e basilico. Poiché la consistenza del pane è dura e croccante, si preferisce bagnarle nell’acqua per qualche secondo prima di condirle.
Il termine frisella deriva da “frisa” e indica un tipo di pane cotto due volte. La doppia cottura permette di asciugare il pane affinché diventi croccante, questa tipologia di pane può essere conservata a lungo, in un sacchetto chiuso.
In Puglia, regione da cui hanno origine, vengono chiamate frisedde. Il condimento varia da regione a regione, oltre a quello classico sopra descritto è possibile aggiungere tonno, alici e tanto altro.Â
In una planetaria versate acqua, zucchero e lievito di birra sciolto. Aggiungete poi la farina di semola e il sale lavorando il composto per circa dieci minuti, affinché diventi morbido e uniforme. Formate una palla con l’impasto e lasciatelo in una ciotola coperta a lievitare. Coprite il composto con la pellicola trasparente.
Quando il volume raddoppia, in circa 2/3 ore, dividetelo in porzioni da 70/80grammi l’una e stendete ogni porzione in una teglia creando la forma che più gradite – o semplicemente la classica forma da frisella. Successivamente cuocete il tutto in forno statico per 10 minuti a 200°, poi estraeteli e lasciateli raffreddare. Ecco la prima cottura.
Poiché le cotture sono due, quando si saranno raffreddate, bisogna girarle e rimettetele in forno a 150° gradi per altri 30 minuti. Puoi scaricare qui la ricetta in pdf.
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